Ritrovata l’antica porta sotto la quale si spogliò San Francesco

AnticaPortaVescovadoAssisi

AnticaPortaVescovadoAssisiQuella porta che vide attraversare Francesco, appena spogliato da ogni ricchezza, è stata ritrovata ad Assisi e diventerà luogo di culto. E’ in programma sabato, la cerimonia di inaugurazione dell’antica arcata in pietra ritrovata sotto l’ingresso dell’attuale vescovado di Assisi. Gli storici che sono a lavoro sullo scavo hanno confermato che si tratta dell’antica porta da cui tutto cominciò e che vide Francesco entrare ricco e uscirne povero, per sempre. Nato nel 1182, da Pietro di Bernardone e Madonna Pica, commercianti di stoffe con un negozio al centro di Assisi e un altro figlio di nome Angelo, fu battezzato con il nome di Giovanni, in onore al Battista, ma assunse il nome, allora insolito, di Francesco, per volere di suo padre che, pare, così volle omaggiare la Francia, terra che gli rese tanta fortuna economica. Fu da quella ricchezza che decise di spogliarsi, denudandosi, nella piazza centrale di Assisi, davanti al suo vescovo, passando proprio da quella porta, quando giurò povertà e fedeltà alla Chiesa Cattolica, nonostante tutto. Cioè nonostante la differenza tra la sua idea di chiesa e quella che osservava a cui aderì, con obbedienza, anche quando rischiò le accuse di eresia, insieme ai suoi primi fratelli, implorando il Papa di accettare la rigida Regola del suo ordine, dentro il quale Francesco non diventò mai sacerdote, rimanendo allo stato diaconale.

Quell’antica porta>>  Il portale in pietra che è stato ritrovato, si trova appena sotto l’attuale accesso del vescovado di Assisi, dove oggi si celebrano i 5 anni del santuario della Spoliazione, e che custodisce anche i resti del Beato Carlo Acutis. E’ appena fuori dall’ingresso del vescovado che è stato compiuto uno scavo da cui si è giunti al ritrovamento dell’antico portone, che portava all’allora sede vescovile, ma anche ad altri resti e di epoca precedente, a San Francesco, fino all’antico impero romano. Fu infatti soltanto nel 600, e quindi ben 400 anni dopo la morte di San Francesco che quella piazzetta del vescovado, per volontà del vescovo Crescenzi, fu completamente ricoperta di terra, sopra a cui fu costruita quella che è l’attuale piazza. Ad intuire che l’antico edificio del vescovo aveva l’ingresso 4 metri sotto quello attuale è stato lo storico assisano Francesco Santucci, che dalla documentazione raccolta ha ricostruito la storia delle pietre e degli spazi di questo antico edificio.

Il prima e dopo>>  Quella porta segna un prima e un dopo – ha detto il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino – che è un prima e un dopo della vita di Franesco, l’inizio della sua santità, ma è anche un prima e un dopo della vita di Assisi e della storia della Chiesa. Per queste ragioni quel portale in pietra conoscerà un progetto di valorizzazione, diventerà percorso museale. Fedeli, pellegrini, potranno attraversarla, a partire dal 2023, vivendo attraverso una esperienza di realtà aumentata, il momento della spogliazione di Franesco. Le celebrazioni di sabato potranno essere seguite, in diretta, su Umbria24.

Programma celebrazioni>>  Il programma di iniziative ha per titolo “#Nulladiproprio. Per un’economia più umana”, e celebra i 5 anni del santuario. Avverrà la consegna – dopo quella dell’anno scorso all’Istituto Serafico di Assisi – del Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis, riconoscimento annuale da assegnare a un progetto specifico, avviato “dal basso”, da persone o società che cercano di prendersi cura dei più svantaggiati. La tre giorni si aprirà venerdì 20 maggio alle ore 8 al Santuario della Spogliazione – chiesa di Santa Maria Maggiore con la santa messa celebrata dal rettore padre Carlos Acácio Gonçalves Ferreira. Alle ore 16,30 il convegno a cura della Scuola socio-politica diocesana Giuseppe Toniolo: “Economia e politica per la pace, 10 anni di Scuola politica diocesana Giuseppe Toniolo”, al quale intervengono Leonardo Becchetti, professore ordinario di Economia politica – Università di Roma Tor Vergata; monsignor Nunzio Galantino, presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica; monsignor Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno; Francesca Di Maolo, direttore della Scuola Toniolo, moderati dalla giornalista Marina Rosati. Alle 21 nella cattedrale di San Rufino si terrà l’incontro dei cresimandi della diocesi seguita, alle 21.45, dalla preghiera itinerante verso il Santuario della Spogliazione – Chiesa di Santa Maria Maggiore, a cura della Pastorale giovanile e dell’Ufficio catechistico diocesano. Sabato 21 maggio la giornata si apre alle 8 con la messa. Alle 11 ci sarà l’apertura dell’antica porta, cui intervengono Elvira Cajano, sovrintendente Archeologia, Belle arti e paesaggio dell’Umbria e l’architetto Alfio Barabani. Alle 16.45 è in programma la consegna del “Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per un’economia della fraternità” e alle ore 21.15 lo spettacolo teatrale “Terreseminate” a cura della compagnia “Gli Scartati”. Infine, domenica 22 maggio al Santuario della Spogliazione – chiesa di Santa Maria Maggiore, la santa messa presieduta dal cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento.

(Fonte http://www.umbria24.it/)

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi