Il presepe della passione: l’importanza della comprensione delle sofferenze di Cristo

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diorama.pasqualeQuando pensiamo al presepe, il primo nostro pensiero ricade sulla nascita di Gesù bambino all’interno di una stalla, circondato da Giuseppe e Maria, gli angeli, i pastori, ma anche dai fedeli re Magi, venuti in visita da lontano per assistere al grande avvenimento. Certamente, il tema della Natività evoca già di per sé un pensiero positivo e si contrappone a quello che è, invece, il presepe della passione.

Ma qual è quello che accomuna i due presepi? Entrambi condividono la necessità di rendere comprensibili le Sacre Scritture e, nel caso del presepe pasquale, anche le principali vicende prima della morte di Cristo.

Il presepe della passione, come in molti sapranno, ripercorre le tappe fondamentali della settimana santa, ovvero la sua rappresentazione parte dalla Domenica delle Palme e il Lunedì dell’Angelo per poi arrivare al sacrificio di Gesù in croce e alla sua successiva resurrezione. Questo tipo di presepe, noto anche come presepe pasquale, non è certamente nuovo nel panorama delle rappresentazioni della vita di Cristo, bensì ha origini lontane nel tempo.

Già diffuso tra il XVIII e XIX secolo, il presepe pasquale, pur iniziando con una scena di benvenuto come l’entrata di Gesù a Gerusalemme, ha però sin da principio voluto evidenziare le maggiori scene di sofferenza di Cristo. La nascita di questa lunga tradizione si ricollega molto probabilmente anche al tema della Via Crucis, un modo per porre rimedio all’impossibilità da parte di molti credenti di recarsi in pellegrinaggio nei luoghi dove sono avvenuti i principali eventi ricollegabili alla passione e alla morte di Cristo.

Sono soprattutto gli scultori e gli artigiani che negli anni hanno provveduto a promuovere la sua tradizione, giunta fino ai giorni nostri. La ricostruzione del presepe della passione, che sia in un contesto urbano o uno più tradizionale come la chiesa o la casa di un fedele, rappresenta comunque un momento di incontro e di condivisione, dove ad oggi chi non è scultore può comunque contribuire alla sua composizione. In siti come www.ereligio.com si possono confrontare presepi di diverse dimensioni, così come statue e statuine di diversi materiali. Ma non solo!

Molteplici sono gli articoli e i prodotti che possono essere comparati, tra cui anche croci e crocifissi, altri elementi che ci rammentano quotidianamente delle sofferenze patite da Cristo.

Dunque, il presepe pasquale, così come quello di Natale, permette tramite le sue figure in legno, marmo o di qualsiasi altro tipo di materiale, a semplificare la comprensione delle principali scene di tormento che Gesù dovette attraversare prima di risorgere. Ed è grazie a tali rappresentazioni che vengono trattati temi complicati come la morte, l’abbandono e le paure. Temi che ogni fedele è giusto che conosca.

Michela Baldassari

(Fonte https://www.ereligio.com/it/index)

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