ABC presepiando News…tutto quello che serve per un presepio ABC…oggi presepiando news dedicata: Cosa occorre: materiale e attrezzi terza parte

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abc_news3La polvere del gesso va versata lentamente, spolverata sull’acqua a pioggia fino a coprire la superficie liquida e senza agitare minimamente la miscela. Non mescolare subito l’impasto è fondamentale affinché il gesso non attivi rapidamente il processo di essiccazione, se viene tenuto nell’acqua senza sollecitazioni, può rimanere anche per parecchio tempo senza indurire, conservando le sue caratteristiche ed offrendo più tempo per la lavorazione. Appena si decide di utilizzarlo, bisogna farlo rapidamente perché il tempo di essiccazione non è molto. Ecco perché si consiglia di preparare un poco per volta, lavorando nel presepe su piccole porzioni. Si tenga conto che all’inizio ci sarà parecchio spreco di materiale, non bisogna preoccuparsi, è normale. Man mano che si acquista dimestichezza con il gesso, il problema sarà limitato.

Per evitare una essiccazione troppo rapida del gesso, è possibile allungare i tempi di tiraggio aggiungendo all’impasto dello stucco da muro o della colla vinilica. Quest’ultima è utile per rendere il gesso più resistente alle sollecitazioni esterne, limitandone la friabilità. La colla vinilica va eventualmente aggiunta all’acqua prima di versarvi la polvere del gesso. Per garantire una buona essiccazione, è necessario che il locale in cui si lavora sia sufficientemente areato in quanto è l’aria stessa che asciuga l’umidità data dall’acqua. Un locale troppo umido, oltre a ritardare l’essiccazione del gesso, può compromettere la qualità del lavoro. È possibile velocizzare l’essiccazione del gesso anche con aria calda utilizzando un phon asciugacapelli od un termo- ventilatore, ma nel far ciò bisogna fare molta attenzione perché si rischia di accelerarla troppo rendendo fragile il lavoro rischiando la formazione di crepe. Si consiglia di lasciare sempre che il gesso effettui il suo ciclo di essiccazione naturalmente e di ricorrere eventualmente all’accelerazione di tale processo solo se strettamente necessario e non su lavori delicati come stuccature e rifiniture. Abbiamo detto sopra che per impastare il gesso bisogna versare la polvere nell’acqua lentamente, lasciandola cadere “a pioggia”, fino a che affiori sulla superficie. Ciò è importante per evitare la creazione di grumi di prodotto scomodi per la lavorazione. È bene lasciare la polvere riposare nell’acqua per qualche minuto in modo tale da garantirne la totale idratazione.

Nel corso dell’utilizzo, qualora il gesso indurisca troppo in fretta si può aggiungere un piccolo quantitativo di acqua per mantenerlo malleabile, ma tale aggiunta pregiudica la qualità del gesso perché perderà elasticità ed aderenza. Si consiglia sempre di allungare il gesso solo se necessario e non nelle rifiniture. È possibile aggiungere del colorante all’impasto, in modo da avere una soluzione già colorata, ma l’aggiunta del colore accelera la procedura di essiccazione. Si consiglia quindi di lasciare il gesso nella sua candida natura e di colorarlo successivamente, anche perché è un materiale poroso, facile da colorare.

ABC.Presepiando.11.1Abbiamo detto prima che per rallentare l’essiccazione del gesso si può aggiungere dello stucco all’impasto. Tale tecnica è molto utile quando per lavori che richiedono tempo e precisione. Lo stucco da muro può essere utilizzato anche in maniera assoluta, ma oltre ad essere più costoso, non offre gli stessi risultati del gesso, richiede tempi di tiraggio ben più lunghi e maggiore difficoltà nella colorazione. Questo materiale è molto simile al gesso se reperito in polvere, ma in commercio è possibile reperirlo già pronto all’uso. Il consiglio è quello di utilizzarlo in concomitanza con il gesso nella sua natura polverosa, in modo tale da garantire una buona elasticità all’impasto ed ottenere il risultato finale migliore.

Per una accurata illustrazione sulla preparazione del gesso, rimandiamo l’attenzione alla sezione dedicata alle rocce, dove sono riportate una serie di fotografie che facilitano la comprensione di quanto abbiamo detto su di esso. Altro materiale molto usato, specie nei supporti e nelle strutture è il polistirolo o polistirene, in commercio negli ultimi anni. Leggero, economico, facilmente reperibile e semplice da tagliare, il polistirolo si manifesta molto pratico ed è per questo molto usato nella realizzazione di strutture di grandi dimensioni.

Per tagliarlo si può usare un taglierino o un filo (di metallo) a caldo, attenzione però ai fumi che sono nocivi. Il polistirolo oltre che nello spessore si può distinguere anche per la densità delle caratteristiche palline che lo compongono. Maggiore è tale densità e minore sarà la risoluzione degli oggetti che si possono ottenere. Vale a dire che per realizzare una casa molto piccola e ben definita nei particolari, occorre un polistirolo molto compatto. Differentemente per creare un boccascena, sarà sufficiente un polistirolo con grana più grande.

Il polistirolo si assembla per mezzo della colla speciale per polistirolo. In commercio esistono collanti e stucchi appositi, ma sono molto costosi e utili per sostenere al meglio strutture di grandi dimensioni. In alternativa ai vari collanti specifici, si può utilizzare comodamente della colla vinilica oppure usare direttamente il gesso o lo stucco, che una volta essiccati garantiranno stabilità alla struttura. Se si dovesse utilizzare la colla vinilica, che impiega parecchio tempo ad asciugare, è opportuno che le parti siano assemblate e tenute ferme con l’ausilio di fermagli come ad esempio degli stuzzicadenti. Non si possono utilizzare per motivi evidenti collanti a caldo, essendo il polistirolo soggetto a deformazioni e scioglimento sotto l’influenza del calore .

Uno dei materiali più usati per la resa qualitativa e la facilità di manipolazione, descritto più volte nelle varie sezioni di questo corso è il poliuretano in fogli, utilizzato comunemente per l’isolamento termico delle pareti degli immobili e reperibile presso negozi per l’edilizia. Si presenta in lastre di vario spessore (2,3,..6 cm.), ricoperte su entrambi i lati con una carta di colore marrone scuro. La carta deve essere tolta con l’ausilio di un taglierino e soprattutto con molta pazienza, lasciando emergere la superficie giallastra del poliuretano.

La natura spugnosa, ma contemporaneamente densa ed omogenea, consente un facile utilizzo di questo materiale che con la semplice incisione per mezzo di un taglierino, offre la possibilità di modellare particolari fini e dettagliati. L’assemblaggio semplice e veloce può essere fatto con colla a caldo. Il poliuretano, per le sue caratteristiche impermeabili, non consente la colorazione per mezzo di colori a base acquosa come terre o tempere, per tanto è opportuno rivestirlo con un sottile strato di gesso, ad eccezione che non si utilizzino colori acrilici (per la colorazione fare riferimento all’apposita sezione di questo corso).

Il gesso, ben compatibile con il poliuretano, va steso sulla superficie con spatola o pennello, a seconda della densità con cui viene preparato e secondo le esigenze. Il gesso applicato deve essere levigato dopo l’essiccatura con carta vetrata fine per rimuovere eventuali imperfezioni sulla superficie.

Buon ABC Presepiando a tutti.

(Fonte Gruppo Amici del Presepe di Monte Porzio Catone)

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