COME UN VANGELO VIVO: LA PORTA DEL CUORE – Il presepe secondo la Catechesi di Papa Francesco alla luce della “Admirabile Signum”

4.

4.Il presepe ci offre un altro insegnamento di vita. Nei ritmi a volte frenetici di oggi è un invito alla contemplazione. Ci ricorda l’importanza di fermarci. Perché solo quando sappiamo raccoglierci possiamo accogliere ciò che conta nella vita. Solo se lasciamo fuori casa il frastuono del mondo ci apriamo all’ascolto di Dio, che parla nel silenzio. Il presepe è attuale, è l’attualità di ogni famiglia. Ieri mi hanno regalato un’immaginetta di un presepe speciale, piccolina, che si chiamava: “Lasciamo riposare mamma”. C’era la Madonna addormentata e Giuseppe con il Bambinello lì, che lo faceva addormentare. Quanti di voi dovete dividere la notte fra marito e moglie per il bambino o la bambina che piange, piange, piange.  “Lasciate riposare mamma” è la tenerezza di una famiglia, di un matrimonio. Il presepe è più che mai attuale, mentre ogni giorno si fabbricano nel mondo tante armi e tante immagini violente, che entrano negli occhi e nel cuore. Il presepe è invece un’immagine artigianale di pace. Per questo è un Vangelo vivo. Cari fratelli e sorelle, dal presepe possiamo cogliere infine un insegnamento sul senso stesso della vita. Vediamo scene quotidiane: i pastori con le pecore, i fabbri che battono il ferro, i mugnai che fanno il pane; a volte si inseriscono paesaggi e situazioni dei nostri territori. È giusto, perché il presepe ci ricorda che Gesù viene nella nostra vita concreta. E, questo è importante. Fare un piccolo presepe a casa, sempre, perché è il ricordo che Dio è venuto da noi, è nato da noi, ci accompagna nella vita, è uomo come noi, si è fatto uomo come noi. Nella vita di tutti i giorni non siamo più soli, Egli abita con noi. Non cambia magicamente le cose ma, se Lo accogliamo, ogni cosa può cambiare. Vi auguro allora che fare il presepe sia l’occasione per invitare Gesù nella vita. Quando noi facciamo il presepe a casa, è come aprire la porta e dire: “Gesù, entra!”, è fare concreta questa vicinanza, questo invito a Gesù perché venga nella nostra vita. Perché se Lui abita la nostra vita, la vita rinasce. E se la vita rinasce, è davvero Natale. Buon Natale a tutti!

PREGHIERA

Anche Tu Bambino, mio Signore, ti allontanasti dalla tua terra per volontà del perfido sovrano, che pensieri oscuri coltivava su di te. Insieme con Maria, tua madre ed il fedele Giuseppe entrasti in Egitto, assaporando la tristezza della fuga e la estraneità dei luoghi. Tu comprendi, o mio Signore, com’è duro andare altrove, per guadagnare il pane e cercare, tante volte invano, qualche lavoro. Dammi la forza ed il coraggio di ricominciare ogni giorno con rinnovato amore il mio cammino nella speranza di tempi migliori. Fa che incontri amici che sappiano condividere la bontà del cuore e la serenità dell’accoglienza. La nuova patria sappia leggere ed apprezzare La mia storia mi aiuti a ricordare la mia terra e ad integrarmi sul suo suolo. Amore e condivisione siano i nuovi doni che con gesti gratuiti e ricolmi di attenzione possa incontrare. Le mie mani vuote siano colmate dal tuo amore di Padre, che ridona sempre entusiasmo per la vita. Tu non mi abbandonerai mai, o Signore, perché sei fedele ai poveri, che sempre hai rappresentato e teneramente amato, come tuoi figli. Amen.

Buona Domenica nella Quarta di AVVENTO

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