ABC presepiando News… tutto quello che serve per un presepio ABC…oggi presepiando news dedicata : Progettazione prima parte della realizzazione di un presepe

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abc.presepiando.news.2Il presepio è costituito da sculture a tutto tondo (figure, statue) che rievocano l’ evento della natività, disposti in un paesaggio più o meno complesso. Ciò dà luogo alla tipica situazione in cui il paesaggio rappresenta lo sfondo o si incontra nel contesto di un tema in cui i personaggi , e quindi le figure che li rappresentano, sono l’ oggetto principale e assumono grande importanza iconografica. Nel presepio la Natività, soggetto principale , è fortemente caratterizzata dalla presenza dei protagonisti. La nostra capacità di rendere un evento nodale per mezzo di pochi personaggi , deve quindi essere tale da mettere assolutamente a fuoco i protagonisti della scena con vedute che li esaltino, attraverso la ricostruzione d’ ambienti che consentano la comunicazione di sentimenti , ambienti ricchi di particolari tutti espressivi , significativi e tali da catturare le emozioni di chi osserva , da comunicare elevati contenuti e da sollecitare riflessioni nei visitatori posti di fronte ad un tema molto impegnativo: la scena della Natività dovrebbe, infatti, educare alla fede, alla devozione , ricordando contenuti fondamentali della religione cristiana.            Il presepio non deve essere il pretesto per interpretare un paesaggio o un contesto architettonico in modo teatrale e melodrammatico fine a se stesso, caratterizzato da ossessionante attenzione ai particolari per enfatizzare appunto la teatralità , con lo scopo non di creare emozioni , ma di riempire gli spazi e dare risalto ad una certa manualità , con i protagonisti delle scene che , sovrastate dall’ opera architettonica sono utilizzati come elemento aneddotico. Non bisogna assolutamente ridurre il presepio a puro modellismo e a vanto delle proprie capacità tecniche e artistiche. Si può, senza smentita , affermare che figure e scene prive di legame armonico con il paesaggio danno sempre luogo a quadri anonimi , inefficaci e freddi , stereotipi che perdono espressività e originalità. Quanto detto , corpo di argomentazioni condivise anche da una vasta bibliografia, non deve indurre a pensare che la scelta del paesaggio dove ambientare la Natività sia pressoché impossibile : la realtà che ci circonda è fonte di continui suggerimenti e ambientazioni.

Sarà sufficiente evitare che la nostra fantasia e la nostra creatività siano guidate dalla volontà di ostentare melodrammatiche ma aride composizioni architettoniche ed invece siano educate e sorrette da gradevoli approfondimenti intellettuali , consentiti dall’ esame del lavoro fatto dal mondo accademico sul rapporto appunto, tra paesaggio e personaggi protagonisti delle scene rappresentate. Una quieta riservatezza ben si addice ad una scena quale la venuta al mondo di un bimbo! Scene e protagonisti delle stesse richiedono , quindi , non un paesaggio casuale ma il paesaggio con in quale stabiliscano il più armonico rapporto, frutto di una adeguata e convinta ricerca senza timore che tale approccio possa portare a ripetizioni seriali. Paesaggi armoniosamente rapportati alla scena ed ai protagonisti della Natività , sono infatti in numero illimitato. All’ interno del paesaggio le figure devono adattarsi allo spazio che occupano e la loro presenza si fa notare a seconda del piano e del luogo ove vengono collocate e del modo con il quale il paesaggio è realizzato. Alle figure si può togliere protagonismo , fare in modo che lo stesso sia condiviso con tutto ciò che lo circonda o , come auspicabile per i protagonisti della Natività, farle spiccare tra i vari piani del paesaggio. Protagonista del Presepio è la Natività e non l’ ambiente nel quale è collocata. Necessario pure un armonioso rapporto tra l’ altezza delle figure e l’ estensione del paesaggio del Presepio. Figure di piccole dimensioni collocate in paesaggi estesi possono essere sommerse fino ad essere sovrastate dagli stessi, perdere qualsiasi forma di protagonismo e con questa la capacità di trasmettere alcunché.

I vari elementi del paesaggio e le figure che lo animano , osservati dal boccascena , devono dare luogo ad un euforico ed equilibrato effetto visivo conseguibile operando attentamente con la cosiddetta composizione degli stessi. La composizione non è che l’ arte, la capacità di disporre i vari elementi che costituiscono il Presepio non in modo casuale, ma in modo da formare un complesso equilibrato ed armonico. Risultati che si possono conseguire ripartendo gli spazi secondo gli schemi della sezione aurea che consentono appunto insiemi equilibrati ed armoniosi. Questo aspetto , del tutto disatteso nella progettazione e realizzazione del Presepio, non presenta particolari difficoltà ed è capace di interessantissimi esiti , anche se paragonati ad effetti prospettici che necessitano di conoscenze teoriche ed abilità manuali raramente presenti. Apprendimenti teorici ed attitudini manuali non sono vincolanti , invece, per la ricerca dell’ equilibrio tra le figure, i personaggi e il loro contesto, la loro cornice paesaggistica secondo gli schemi della sezione aurea che si riescono facilmente a realizzare in modo intuitivo, fatte ovviamente salve le essenziali ma elementari attinenti cognizioni. Anche la disposizione dei protagonisti della scena secondo schemi geometrici può risultare più gradevole rispetto ad una collocazione fortuita. Meglio di qualsiasi descrizione, un disegno, una raffigurazione, guideranno l’ occhio ad individuare i concetti citati quali appunto l’ equilibrio compositivo piuttosto che lo schema dispositivo di una scena ed aiuteranno a costruirsi un bagaglio visivo e di conoscenze che starà alla base di una migliore progettazione del Presepio , di un Presepio che sia capace di elevare e coinvolgere emotivamente gli eventuali visitatori. Per quanto possa essere complesso il paesaggio “il tema principale deve essere sempre al centro dell’ attenzione” e se le figure , come ovvio lo interpretano e lo illustrano è appropriato che le linee schematiche principali del paesaggio convergano verso di esse. Insieme ad effetti prospettici, mai esasperati , queste linee , non si propongono solo di creare degli spazi illusori ampliando le dimensioni del piano del Presepio , ma di indirizzare lo sguardo del visitatore , conferendo protagonismo al soggetto del Presepio: la scena della Natività. Si potrebbe pensare anche di creare questo apparente punto di convergenza, che assumerà la valenza di un punto di fuga, collocandolo a ridosso della Natività. Questo servirà al visitatore per porsi nel corretto punto di osservazione, con garbata insistenza, per intuire e indagare i significati sottesi e non essere solo assorto nel paesaggio , pregevole , concreto , indispensabile , ma semplicemente supporto ambientale per la stessa. (Articolo di Aldo

Angioletti tratto dal “Il Presepio” Gennaio-Marzo 2010)

Buon ABC Presepiando a tutti.

(Fonte Gruppo Amici del Presepe di Monte Porzio Catone)

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